Incredibili Supercelle fra Milano e Verona, 8 Luglio 2021

Dopo un paio di giornate piuttosto calde che hanno visto un promontorio di alta pressione sbilanciato in particolar modo lungo le regioni centro meridionali Italiane, nel corso della giornata di Giovedi si attende sul nord Italia il transito di un’intensa perturbazione Atlantica da ovest sostenuta da correnti sudoccidentali in quota.  Da giorni osservando i modelli noto come il transito del fronte sia piuttosto favorevole allo sviluppo di supercelle strutturate per via di un forte vento sudorientale carico di umidità e di Energia (CAPE) a precedere il transito frontale. Oltre a questo si aggiunge una moderata corrente a getto da sudovest in quota e lo sviluppo di una dry line che attorno alla metà del pomeriggio dovrebbe svilupparsi in Lombardia per progredire successivamente verso est andando ad interessare il Veneto occidentale in serata. Tuttavia sono anche diversi i modelli che vedono lo sviluppo di supercelle in contemporanea nelle due aree target.  A fronte di questa situazione particolarmente esplosiva io ed i miei amici Piemontesi e Genovesi decidiamo di sostare nei pressi di Brescia attorno al primo pomeriggio, in modo da pranzare assieme e nel contempo valutare la situazione in tempo reale, dal momento che nel pomeriggio sussistono anche marginali possibilità di tornado. Il cielo in questi istanti è popolato da altocumuli castellani, a denotare un’atmosfera fortemente instabile ed incline a violenti fenomeni convettivi. Attorno alle 14 il vento da sudest si fa via via più forte, e desistiamo dall’idea di andare ad est quando notiamo come dal satellite stava andando a delinearsi chiaramente la dry line attesa dai modelli sulla Lombardia centro occidentale, mentre il veneto in questi istanti è interessato dalla risalita di nubi medio alte e rovesci. Attorno alle 14/14.30 dei primi temporali partono in modo esplosivo fra il Piemonte e l’ovest Lombardia, notiamo in particolar modo come la cella più orientale della linea, ossia quella a stretto contatto con la ventilazione umida sudorientale va pian piano organizzandosi al radar. Non aspettiamo un secondo in più e ci mettiamo subito in moto verso ovest posizionandoci di fronte al temporale che in questi istanti ha iniziato a ruotare divenendo una perfetta supercella a tutti gli effetti. L’aria in questi istanti è molto fosca, tanto è che ci risulta difficile persino scorgere la corrente ascensionale del temporale. Ci dirigiamo comunque verso Rivolta d’Adda (CR) dove effettuiamo il primo stop e dove abbiamo modo di ammirare la maestosa struttura mesociclonica con una wall cloud praticamente rasoterra. La supercella in questo frangente è molto veloce, e muovendo verso nord/nordest ci spostiamo verso Pozzuolo Martesana (MI) e Casirate d’Adda (BG) ove nel frattempo è evoluta in una perfetta e minacciosa supercella HP. In questi istanti sotto il mesociclone va sviluppandosi un rovescio di grandine molto fitto, e dai coloriti biancastri e verdastri. Nel frattempo che scattiamo foto iniziamo contemporaneamente a pensare ai nostri prossimi spostamenti, in modo da non inceppare nel rovescio grandinigeno, che in questi istanti presentava chicchi sino a 10cm di diametro. Riprendiamo quindi l’autostrada A35 e ci spostiamo ulteriormente verso est, qui ci fermiamo in una piazzola di sosta a Caravaggio (BG) ove abbiamo modo di riprendere la maestosa struttura del temporale alle nostre spalle. Da segnalare in questi istanti il fortissimo vento di inflow caldo e umido che spirava verso il temporale, raffiche decisamente forti che solo negli Stati Uniti mi era capitato di osservare.  Proseguiamo la nostra corsa ulteriormente verso est uscendo all’altezza di Rovato (BS), tuttavia ormai la supercella ha virato verso nordest infilandosi in montagna e perdendo forma ed intensità. Una volta giunti di nuovo ad ovest di Brescia notiamo come dei nuovi congesti e delle nuove basi in rapida evoluzione vanno presidiando le aree più a sud e più ad est. Ci dirigiamo verso l’imbocco con la A4 e ci muoviamo velocemente verso est. All’Altezza di Verona ovest un fitto rovescio grandinigeno interessa la strada d’inanzi a noi, e a causa dei rallentamenti ad esso dovuti finiamo sotto la fitta grandinata, fortunatamente senza chicchi eccessivamente grossi ma sufficienti per borlare la nostra auto con cui stavamo cacciando. Una volta che questa prima cella è passata, riprendiamo la nostra marcia in Autostrada in quanto la dry line stava facendo partire nuovi temporali nel secondo nostro target stabilito per la serata. Qui intercettiamo una nuova spettacolare supercella, questa volta di tipo classico, nei pressi di San Giovanni Lupatoto (VR).  A causa della mancanza di visibilità per via del traffico cittadino troviamo un campo che costeggia il fiume Adige, qui fotografiamo l’intera struttura della supercella, con un carico di precipitazioni che presenta nuovamente un colorito verdastro, segno chiaro e netto che anche questa supercella presenta grandine di grosse dimensioni al suo interno. La struttura è veramente affascinante, con un’attività elettrica pressochè continua, la seguiamo sino a Zevio dove scattiamo le ultime foto prima di un suo indebolimento.

Il giorno dopo ci giunge notizia che la nostra prima supercella ad est di Milano ha effettivamente prodotto un tornado immerso nella pioggia lungo il paesino di Lurano (BG), confermato dalle riprese della telecamera di sicurezza del comune.

La forma classica della prima supercella da Rivolta d’Adda (CR) 

L’evoluzione a supercella HP da Casirate d’Adda (BG)

Da Pozzuolo Martesana (MI), notare il fitto rovescio grandinigeno denotato dai colori biancastri sotto l’area del mesociclone. 

L’incredibile struttura assunta da Caravaggio (BG) lungo la A35

La seconda supercella da San Giovanni Lupatoto (VR) 

Le ultime fasi da Zevio (VR) 

 

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