Dopo qualche giorno in cui l’Anticiclone nord Africano è riuscito a prendere possesso del Mediterraneo in questa estate governata dall’Instabilità, donandoci anche un ondata di fastidiosa sabbia in Atmosfera, nella giornata di Venerdì 21 Giugno la circolazione depressionaria che ha contribuito dapprima a veicolare una massa d’aria più calda fin verso le regioni settentrionali tenderà in seguito a traslare verso nord-est provocando l’ingresso di aria più fresca sul nord Italia.
In questa giornata in particolare modo sono attesi due passaggi, il primo in mattinata, con il transito del fronte caldo ove sono attesi rovesci e piogge prevalentemente autunnali, ed un secondo passaggio, certamente più interessante nelle ore tardo pomeridiane e serali.
Osservando i modelli tuttavia ci sono notevoli discrepanze, specie se le pianure saranno coinvolte dal transito temporalesco, in quanto, tutti i modelli che ho consultato fino alla sera precedente, nonostante la grande energia presente (oltre 3000 di cape al suolo) insistono a non vedere alcun richiamo prefrontale. Anzi, il fronte verrebbe anticipato da una seccata che stabilizzerebbe l’atmosfera ancora prima della partenza dei fenomeni. Le uniche zone a beneficiare di temporali sarebbero l’alto Piemonte ove i modelli simulano il transito di una linea temporalesca schiantarsi in seguito sui monti del Lago Maggiore, ed i restanti settori prealpini e pedemontani, con linee temporalesche anche severe.
Nonostante la confusione modellistica, io ed i miei amici di chasing decidiamo di vederci tenendo conto di due fattori fondamentali: la grande energia presente accumulata dalle due giornate di caldo trascorso, e l’ingresso di aria fredda unito a correnti sudoccidentali in quota.
Decidiamo di vederci a sud di Brescia per le ore 16, in quanto l’ingresso dell’aria fredda è previsto fra le 18 e le 20 della serata . Sostiamo in zona in quanto la ventilazione presente al momento è sudorientale, e vogliamo osservare, seguendo la cartina dei venti in tempo reale , se ruoteranno da Sudovest come vedono i modelli.
Attorno alle 18, orario in cui i modelli vedevano una lama d’aria più stabile invadere la Lombardia, il cielo si incupisce sempre di più, e i venti al suolo non ruotano, in aggiunta dei temporali molto intensi si formano nell’Astigiano, molto più a sud di quanto simulassero i modelli. Capiamo fin da subito che la realtà è molto diversa da ciò che veniva mostrato sino a quella mattinata. Osserviamo quindi costantemente radar e satellite e notiamo come nel Lodigiano siano presenti dei cumuli isolati che in breve tempo divengono a dir poco esplosivi. In questa zona si sta infatti delineando una dry line che contrasta con valori energetici a fondoscala ed Il temporale in questione diviene a fondoscala nell’arco di 10 minuti al radar, mostrando caratteristiche sin da subito supercellulari. Decidiamo quindi di metterci in moto verso ovest per poi indirizzarci a nord, in quanto la supercella è molto veloce nel suo movimento verso nord e non sussistono le possibilità di alcuna deviazione nello storm-motion per oggi.
Durante il nostro tragitto per raggiungere il temporale, notiamo un updraft a dir poco esplosivo, e nonostante la sua velocità in circa 20-25 minuti riusciamo a portarci d’inanzi alla supercella. Tuttavia l’elevata umidità presente rende difficile scorgerne le vere fattezze. Effettuiamo le prime foto da Martinengo, ma la decisione successiva è quella di spostarci un poco più a nordovest in quanto c’è troppa foschia al momento nonostante il mesociclone è distante solo una decina di km.
Riprendiamo la macchina e muoviamo sino a nord di Cologno al Serio, ove accostiamo a bordo strada attendendo il transito del mesociclone. Il vento di inflow in questi istanti rafforza sempre più raggiungendo raffiche anche oltre i 50km/h. Una volta che esso ci ha sorpassati intravediamo la wall cloud che ruota in maniera vistosa ma senza produrre vortici. La supercella in seguito finisce sulle Colline a nord di Seriate e dichiariamo chiusa la caccia a questo temporale.
Poco dopo un nuovo e veloce temporale, si forma lungo il tragitto per tornare a Brescia, nei pressi di Rovato, ci fermiamo in una piazzola di sosta e fotografiamo la cella, che mostra colori carini al suo interno in quanto il sole stava per tramontare in questi istanti.
Proseguiamo la corsa verso est sino a superare il lago di Garda in quanto una linea temporalesca stava per imperversare in zona, ma senza mostrare spunti interessanti se non per le poderosi correnti ascensionali che mostrava il sistema e che abbiamo avuto modo di fotografare lungo l’Autostrada.
In seguito immediatamente dopo fa il suo ingresso l’aria secca , con i cumulonembi che contrastano con il cielo blu cobalto, ponendo fine ad ogni velleità temporalesca.
Uno screenshot radar della supercella nel momento di inseguimento. Notare il V nonché ben evidente fra Lodi e Treviglio.
L’incredibile updraft ripreso da Martinengo (BG). Notare le striature lungo la corrente ascensionale, indice di rotazione all’interno del temporale.
Il secondo temporale dopo il transito della supercella, reso carino grazie al sole che stava tramontando alle sue spalle.
I Cumulonembi del cluster multicellulare in serata a ridosso del Lago di Garda.