Nella giornata di Lunedi 3 Luglio il nord Italia viene a trovarsi sotto un flusso di correnti mediamente occidentali, pilotate da una vasta circolazione depressionaria che in questi giorni presidia tutta l’area centrale e settentrionale Europea. Dai modelli che avevo osservato i giorni antecedenti, l’innesco dei temporali nelle zone di pianura Lombarde, a prevalente carattere di multicelle, erano attesi in serata. Tuttavia poco dopo l’ora di pranzo la situazione atmosferica non è esattamente quella che ci si aspettava, l’instabilità sta già presidiando le aree a nord di Brescia ed in generale tutta l’area prealpina orientale Lombarda, ed anche in pianura abbiamo già abbondantemente la formazione di cumuli e di basi. Intorno alle 15/15.30, un primo temporale nasce in breve tempo nelle aree a sud della città, ed in circa 10/15 minuti mostra al radar riflettività già a fondoscala. Nonostante ciò non era nelle aspettative per la giornata, decido di uscire e posizionarmi davanti a questo temporale che sin dall’inizio mostra una base già ben distaccata dall’area delle precipitazioni, con un lowering sottostante. Seguo la cella che inizia a deviare dal flusso occidentale presente in quota muovendo verso sudest, ed in breve tempo al radar mostra caratteristiche esplosive diventando sempre più ampia e intensa. Il mesociclone subisce diverse fasi, diventando per un attimo outflow dominated per poi sviluppare una wall cloud ed un corrente di RFD ben definita nei pressi di Casalmoro (BS), qui la cella subisce un ciclo di organizzazione e disfacimento per una corrente di RFD molto forte che se da una parte poteva favorire un’eventuale tornadogenesi, dall’altra ha tentato allo stesso modo di disorganizzare la wall cloud.
Seguo il temporale sin verso Gazzoldo degli Ippoliti (MN) dove la cella subirà un indebolimento temporaneo a causa di un altro temporale che tenterà di formarsi davanti alla nostra supercella. In circa 20 minuti tuttavia questo viene assorbito dalla cella intensificandosi nuovamente e proseguendo la sua corsa fin verso il Modenese, dove arrecherà diversi danni per forti raffiche di vento e grandine grossa lungo il suo percorso.
Nonostante il temporale poi non abbia prodotto un Tornado, non posso che meravigliarmi per alcune “radarate” che esso ha mostrato, molto simili ad alcune supercelle osservate negli Stati Uniti.
In serata nuovi temporali nascono lungo le pianure Lombarde mostrando tuttavia caratteristiche di cluster multicellulari.
Ben evidente da questo scatto radar la tipica forma a V notch, ed un eco ad uncino sul bordo meridionale, caratteristica dei temporali a supercella in fase matura.
La nascita della supercella con già un primo Lowering sotto la base
La fase temporaneamente dominata dall’Outflow, con il mesociclone che ha assunto caratteristiche simili ad una shelf cloud
La nuova fase di organizzazione, qui era elevato il rischio Tornado