Supercella “Left Mover” a sud di Brescia, 21 Luglio 2017

Nella giornata di Venerdi 21 Luglio è atteso un sensibile aumento dell’instabilità nelle ore serali in quanto il nord Italia viene a trovarsi nel punto di confluenza fra due diverse tipologie di masse d’aria: quella più fresca e umida Atlantica in arrivo da ovest, pilotata da un vasto vortice di bassa pressione sul Regno Unito,  e quella più secca e decisamente più calda pilotata verso nord dalla protensione di un promontorio anticiclonico di matrice nord Africana sulle regioni centro meridionali Italiane. Lo scontro fra l’aria più fresca e più instabile e quella più calda  pre esistente nel catino padano andrebbe cosi a favorire la formazione di temporali localmente anche intensi, e nel contempo sui modelli è molto quotata la possibilità di una forte convergenza sulla Lombardia centro orientale fra i venti più umidi e tiepidi da est sudest e quelli più freschi da ovest nordovest. Inoltre un forte segnale di avere temporali nelle ore successive viene dato anche dalla presenza sin dal mattino di altocumuli castellani e altocumuli a fiocchi trasportati da un vivace flusso sudoccidentale in quota. Si tratta di particolari nubi che, se per un normale osservatore appaiono come innocue dall’aspetto totalmente biancastro in mezzo ad un cielo in prevalenza sereno, in Meteorologia sono in realtà sintomo della presenza di aria fortemente instabile alle medie quote troposferiche, denotando una buona probabilità di avere temporali nelle ore successive, specialmente serali, ossia quando la radiazione solare ha la maggior capacità, specie quando gli indici sono favorevoli all’attività temporalesca come in questo caso, di riuscire a rimuovere lo strato d’aria stabile presente alle basse quote che va impedendo la partenza di fenomeni convettivi. Attorno alle 19 infatti, una prima cella temporalesca, che dal radar sin da subito appare intensa, inizia ad interessare l’area adiacente la città di Parma, sfilando spinta dalle correnti in quota verso nordest. Ma una volta che essa raggiunge il confine con il Cremonese, il temporale si divide in due parti, favorendo la genesi di un raro processo che in gergo si definisce “splitting storm” ossia la divisione in due parti distinte di una cella temporalesca. Ciò avviene quando la forza eccessiva della corrente ascensionale (updraft) e della corrente discendente (downdraft) divide il temporale in due parti specularmente opposte, e ciò è ben visibile dall’animazione radar dove si può ben notare come la cella più a nord inizia a deviare a sinistra rispetto al vento medio portante presente in quota, chiaro segnale di rotazione all’interno del sistema temporalesco. Ma è anche un chiaro segnale come rispetto alle classiche supercelle che vengono a generarsi sul nostro territorio, questa mostri una caratteristica in realtà opposta, ossia quella di avere un mesociclone dotato di rotazione anticiclonica, con una corrente discendente localizzabile a sinistra rispetto all’area di rotazione, e non a destra come avviene nel 99% dei casi nel nostro emisfero. Esco quindi in zone aperte con ampia visibilità verso sud ad attendere la cella, che velocemente risale verso nord—>nordovest, e ben presto dinanzi a me inizia a trasparire una perfetta e ben strutturata supercella “left mover” proprio a causa della caratteristica speculare che essa presenta rispetto alle classiche supercelle nel nostro emisfero. Ciò che si può ben notare nelle foto seguenti è proprio la presenza di una strutturata nube a muro con tutta l’area di precipitazioni del temporale localizzata proprio a sinistra, e un’area ben definita di RFD retrostante la nube  a muro che discende sotto il mesociclone.

La convergenza (cerchiata) fra i venti da est sudest e quelli da ovest nordovest proposta dal modello Lamma GFS sulla Lombardia centro orientale per le ore serali:

wind10mz2_web_14

 

La gif Radar con tutta l’animazione del raro evento di splitting storm 

splitting storm supercell 21 luglio 2017

 

1 2 3 4 5 6 7 8 9 10

Lascia un commento