Dal Montana dove abbiamo trascorso la notte ci dirigiamo in mattinata verso l’area a nord di Rapid City, nostro target per la giornata di oggi dove i modelli vedono lo sviluppo di un temporale isolato durante le ore pomeridiane e serali.
Attendiamo diverse ore nei pressi della cittadina sotto un sole cocente ed un’atmosfera parecchio afosa a causa di uno strato inversionale d’aria stabile presente in quota che impedisce al momento uno sviluppo più deciso dei cumuli che per diverse ore tentano di evolvere ma non riescono a crescere in altezza.
Le cose però cambiano a partire dal tardo pomeriggio quando uno dei cumuli presenti sembra aver rotto lo strato stabile e cominciare a crescere in altezza evolvendo presto ad un giovane cumulonembo.
Prendiamo la I90 che si avvicina velocemente alla base del giovane temporale che nel frattempo ha già acquisito rotazione, prendiamo l’uscita per Black Hawk dove ci fermiamo a fotografare il neo mesociclone che minuto dopo minuto va scolpendosi sempre più.
Nel frattempo la supercella muove lentamente verso Rapid City, che si trova a sudest, cerchiamo quindi di starci davanti stando ben distanti dalla grandine che in questi frangenti era grande come palle da baseball ed effettuiamo altre 2 fermate riprendendo tutte le fasi del mesociclone, la cui forma era assolutamente incredibile.
Quando la supercella raggiunge la cittadina di Rapid City siamo costretti ad entrare nell’area urbana e visto che il territorio non è per nulla pianeggiante ma collinare, perdiamo almeno 15-20 minuti per trovare un posto libero da alberi, colline e case che ci ostacolano la visuale per fotografare.
Troviamo un vasto parcheggio di una scuola e ci fermiamo in quel punto dove oltre al bellissimo paesaggio delle Black Hills fotografiamo le fasi finali della supercella ,le cui precipitazioni vanno tingendosi di un colore arancione e giallastro anche grazie al sole che in quel momento stava tramontando.
