Incredibile Supercella e Mesociclone a Novara, 29 Giugno 2014

Dopo un periodo dominato da correnti più umide occidentali, nella giornata di Domenica 29 Giugno è atteso il transito sulle regioni del nord Italia di un intenso fronte freddo sostenuto da correnti tese sudoccidentali in quota e da una massiccia entrata di aria più fredda. Da un analisi dei modelli che avevo effettuato le giornate precedenti dall’arrivo di questo fronte, avevo sin da subito adocchiato i valori estremamente elevati di wind shear previsti sulla base dei modelli  lungo la colonna atmosferica, che avrebbero favorito, nel caso fosse stata confermata l’entrata frontale, la genesi di temporali di natura supercellulare con la possibilità anche di eventuali tornado. Per questo motivo il giorno prima, viste le conferme modellistiche, decido insieme ad altri amici, di spostarmi verso ovest, prescegliendo il Novarese e il Vercellese come area Target, in quanto nonostante fra il Veneto ed il Friuli, (zona scelta come area target secondaria) ci fossero parametri altrettanto favorevoli allo sviluppo di supercelle e tornado, nell’angolo orientale di questa area Piemontese si sarebbe creata una convergenza importante al transito del fronte freddo fra i venti tiepidi e miti da sudest , ed i venti più freschi e secchi da ovest e nord, con valori importanti di elicità e di shear proprio in corrispondenza dell’eventuale temporale che si sarebbe venuto a creare. Decidiamo quindi di darci appuntamento la mattina del giorno dopo a Borgovercelli, per osservare e valutare tutti insieme sin dall’alba la situazione in tempo reale per la giornata odierna. In quanto sulla base dei modelli, non è da escludere lo sviluppo di una supercella anche tornadica, ed essere in una posizione sbagliata significherebbe perdere totalmente il temporale e l’evento stesso. Per tutta la mattinata sino almeno alla metà del pomeriggio il tempo si presenta grigio accompagnato a tratti da una fitta pioggia, in questo frangente di tempo sta transitando infatti il fronte caldo, che va precedento per l’appunto il transito del fronte d’aria fredda, quello che andrà poi a favorire poi la formazione dei temporali durante la metà ed il tardo pomeriggio. Trascorriamo il tempo in auto a seguire tutti insieme la situazione satellitare in attesa di segnali ben più interessanti rispetto all’enorme coperta di nubi compatte che stava interessando il nord Italia. E dopo una lunga attesa, intorno alle 14 del pomeriggio,notiamo come sulle Alpi più occidentali inizino a trasparire le prime schiarite, con dei primi cumuli in procinto a presediare anche le aree pianeggianti. Poco dopo, esattamente a pochi km a nord della nostra posizione, un primo cumulo congesto decisamente ampio da sfoggio ad una prima base temporalesca, questa cella, nata esattamente nell’area target da noi prestabilita , inizia ben presto a mostrare la prima riflettività radar, e decidiamo cosi velocemente di spostarci verso la sua base. Ci portiamo in poco tempo davanti a questo temporale, che gode appieno del vento di inflow e nel frattempo ha iniziato a ruotare. Una volta giunti in posizione, nei campi di Casalgiate, un piccolo paese a ovest  di Novara, possiamo ammirare il mesociclone in tutta la sua maestosità, con un forte vento di inflow che spira verso il temporale, ove si può sentire il brontolio continuo dei tuoni nell’updraft. Ad un certo punto la wall cloud, molto turbolenta e dalle fattezze tipiche dei temporali americani prende sempre più forma, in pochi minuti un grosso funnel cloud si protende verso il suolo, ma senza raggiungerlo. Quando il mesociclone si avvicina alla nostra posizione, ci riposizioniamo portandoci a nord di Novara, dove abbiamo modo di vedere nuovi funnel cloud sotto la base mesociclonica mentre la corrente di RFD piega gli alberi a poche centinaia di metri davanti  a noi. Una volta giunti sin verso il confine con il Ticino, la supercella si indebolisce,e una linea frontale prende corpo nel Bergamasco. Decidiamo di seguire il fronte freddo cercando di stargli davanti il più velocemente possibile, ma al contrario delle previsioni, in pianura il cielo si copre di un tappeto di nubi stratificate, dando cosi fine alla convezione e alla giornata di caccia. L’analisi al suolo infatti, mostra come ormai i venti al suolo non siano più sudorientali, e i valori di temperatura e umidità si siano drasticamente abbassati, segnale dell’entrata ormai dell’aria più fredda post frontale.

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In questa foto è visibile il grosso funnel che dalla grossa wall cloud tende a protendersi verso il suolo:

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