Nel corso della mattinata di Sabato 13 Luglio un afflusso di aria più fresca in quota proveniente da nordovest su un catino padano ricco di umidità ed energia fungerà d’innesco di uno dei temporali più violenti che abbiano colpito negli ultimi anni alcuni paesi della bassa bresciana occidentale.
Vista la situazione sinottica particolarmente favorevole ad un evento di una certa portata,decido di svegliarmi molto presto al mattino per seguire tutta l’evoluzione sul campo.
L’innesco infatti come da premesse parte molto presto, mi sveglio intorno alle 5 del mattino quando al radar son già presenti delle prime celle che interessano la zona a ridosso del lago d’Iseo, molto presto mi accorgo che una di queste è in procinto di diventare dominante inglobando tutte le altre e anzichè muoversi verso est come faceva sino a poco prima prende una piega decisamente anomala verso sud/sudest, segno tangibile che la deviazione è assunta dalla presenza di rotazione all’interno del temporale, puntando direttamente le aree a ovest di brescia e della bassa bresciana occidentale.
L’Atmosfera presente nonostante sia l’alba è molto fosca e carica di umidità, segno senz’altro tangibile dell’enorme potenziale presente in gioco, ma ciò che mi impressiona a primo impatto di questo temporale è l’enorme quantità di fulminazioni presenti al radar unite ad un nucleo fondoscala decisamente esteso, impressione poi confermata a vista all’avvicinarsi della supercella che nonostante non presenti alcuna struttura degna di nota, è accompagnata da una continua serie di flash e fulmini all’interno del core grandinigeno uniti a continui tuoni sommessi dalle violente precipitazioni che si stanno scaricando al suo interno.
Il temporale nel suo spostamento verso sudest è molto veloce e non presentando alcuna struttura fotografabile mi fermo dunque sul bordo orientale del temporale a pochi km dal nucleo grandinigeno cercando di filmare alcuni fulmini nube-terra che si scagliavano a poche centinaia di metri dalla mia posizione, evitando di fare spostamenti che mi avrebbero fatto entrare direttamente nel bel mezzo di una forte grandinata.
Ad evento finito mi giungono notizie da amici che nelle zone colpite ha agito un forte downburst grandinigeno che ha abbattuto persino pali della luce , piante, danneggiando anche diverse coltivazioni nei campi provocando parecchi danni.
Fra le zone colpite la più colpita risulta essere Barbariga, dove la grandinata è stata talmente intensa e abbondante da provocare un consistente accumulo al suolo e un abbassamento della temperatura tale da favorire persino la formazione di una nebbiolina nei bassi strati tipica delle mattinate tardo autunnali o invernali.
L’intera animazione gif radar del temporale (senza fulminazioni) :