Nel corso delle ore tardo pomeridiane di Mercoledì 23 Luglio, si attende sul nord Italia il passaggio di consegne fra l’anticiclone e correnti più umide ed instabili sudoccidentali pilotate da una vasta circolazione depressionaria colma di aria più fresca che si è portata gradualmente sulla Francia. Ne consegue un aumento dell’instabilità dapprima sul Piemonte, area quotata come primo target in quanto, trovandosi più vicino alla circolazione ciclonica in quota, i modelli vedono lo sviluppo di più temporali durante il pomeriggio, con marginali possibilità di supercelle. Il secondo target attenzionato è il Veneto, area questa che ho valutato con più attenzione in quanto, nonostante la situazione in quota non molto favorevole allo sviluppo di convezione, viene a trovarsi sotto un flusso di correnti più sudorientali al suolo, in grado di aumentare localmente lo shear. Diversi modelli infatti valutano questa opzione, con il possibile sviluppo di isolate supercelle sulle alte pianure occidentali, Veronese in primis.
Decido quindi di scegliere il target Veneto e stabilire come target Desenzano (BS) vicino all’autostrada A4 , nel caso la convezione si sarebbe generata più ad ovest o più ad est.
Da metà pomeriggio il cielo si popola di diversi cumuli congesti, alcuni dei quali faticano a crescere stante la presenza di aria piuttosto calda in quota, per via di una curvatura delle correnti ancora anticiclonica e quindi di una modesta inversione termica. Tuttavia con il passare delle ore, con il progredire delle correnti sudoccidentali più instabili, attorno alle 18.30, un rovescio si forma esattamente sopra di noi. Non ci faccio molto caso ma una volta che passa il confine Lombardo rompe L’inversione e diventa un temporale a tutti gli effetti. Mi muovo velocemente in sua direzione portandomi sul fronte d’avanzata, una volta giunto all’altezza di Sommacampagna una vistosa wall cloud si forma d’inanzi ai miei occhi con un livello di condensazione molto basso. Mi rendo conto che il temporale ha iniziato a ruotare divenendo supercella a tutti gli effetti, esco quindi dall’autostrada portandomi verso Villafranca di Verona, qui scatto una foto all’intera supercella, tuttavia mi rendo conto di trovarmi di poco a sud rispetto al mesociclone, quindi effettuo piccoli spostamenti a nord e poi ad est, visto che lei muove lentamente verso est, nonostante le correnti in quota tese da sud-ovest. Effettuo diversi stop sino a San Bonifacio, riprendendo tutte le fasi della cella sino a che diviene HP outflow dominated, da qua in circa 10 minuti perde d’intensità dissolvendosi.
La supercella in uno screenshot radar nel suo momento di massima intensità, poco prima di investire la città di Verona;
