Intensa squall line sulle pianure Lombarde e supercella a Montagnana (PD) 11 Maggio 2019

Dopo due giornate dominate da correnti occidentali in un contesto tuttavia stabile e nemmeno troppo caldo, nella giornata di Sabato 11 Maggio è atteso il transito sul nord Italia di una nuova perturbazione Atlantica in grado di generare il primo e vero setup per la genesi di forti temporali sulle pianure Lombarde e Venete. In particolare, osservando i modelli, mi soffermo su due distinte dinamiche che il fronte perturbato è in grado di provocare; La prima, certamente più interessante, riguarda le pianure del veneto, in quanto il fronte avanzando, era preceduto oltre che da correnti sudoccidentali in quota, anche da un richiamo orientale e sudorientale nei bassi strati e al suolo. questo particolare andava ponendo le basi per le prime potenziali supercelle stagionali, in quanto va innalzando i valori di shear direzionale. la seconda, riguardava proprio l’area del transito frontale, in quanto il fronte freddo vero e proprio  presentava su carta le caratteristiche perfette per la formazione di un’estesa e violenta linea temporalesca spinta dall’entrata di secche correnti occidentali e nordoccidentali.  Insomma, una sorta di dry line (linea secca) che avrebbe generato la linea temporalesca scalzando tutta l’aria umida pre esistente per il mantenimento dei temporali stessi.

 

La giornata come da previsioni inizia sotto una modesta copertura nuvolosa in grado di oscurare a tratti il cielo dal sole, situazione delineata da un afflusso umido sudoccidentale in quota, caratteristico dell’avvicinamento di una perturbazione. Attorno alla metà del pomeriggio le nubi lasciano spazio a schiarite a tratti anche ampie , segno dell’arrivo di aria più secca in quota, quella che poi darà l’incipit , insieme all’aria fredda, all’innesco dei temporali nelle ore seguenti. la convezione infatti inizia a farsi strada velocemente dal Piemonte, ove già la linea temporalesca prevista dai modelli inizia sin da subito a delinearsi.  e ben presto, lungo la sua avanzata verso levante, va intensificandosi  dando sfogo a grandinate localmente anche abbondanti e piuttosto violente specie nel milanese. Particolarmente colpito alla fine risulterà l’aeroporto di Malpensa, che finirà per essere totalmente imbiancato da ben 2/3cm di ghiaccio sulle piste. Mi apposto dunque per attendere la linea che in circa una mezz’ora si porterà sui settori orientali lombardi, ed in breve tempo assisto ad una netta intensificazione del vento che si direziona dai quadranti orientali. Fattore che mi tiene allerta in quanto va ad alimentare di energia la linea di temporali in arrivo da ovest. Poco dopo infatti, una volta che la squall line ha raggiunto la pianura a sud di brescia, una modesta shelf cloud ne va delineando  il bordo avanzante,il tutto  accompagnato da venti freddi di outflow sostenuti sino a 70 e 80km/h.  Enormi polveroni si sollevano da terra e in questo frangente di tempo diversi alberi vengono abbattuti dal vento, alcuni del quale di grossa taglia finiscono in mezzo alla strada.

screnshoot radar della violenta squall line lombarda.

la shelf cloud che ne delinea il bordo avanzante accompagnata da violente raffiche di vento

 

uno dei diversi alberi divelti dal vento e caduti in mezzo alla strada.

 

Poco dopo è il turno del veneto, ove con l’avvicinamento del fronte perturbato l’atmosfera va velocemente instabilizzandosi, anche grazie al fronte di outflow in fuoriuscita dalla squall line lombarda che, con raffiche portentose, prosegue il suo fronte d’avanzata verso est. ecco quindi che le condizioni di shear direzionale, vanno a favorire , come era nelle previsioni, la genesi di una splendida supercella nel padovano, in particolare nei pressi di montagnana, ripresa perfettamente dall’amico matteo moro.

 

 

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