Dopo aver passato la notte a Perryton, una piccola città della Texas Panhandle, ci dirigiamo più a sud verso Shamrock, nel medesimo stato, a circa 1 ora e mezza di strada da dove ci troviamo, in quanto per la giornata odierna è stato emesso un moderate risk per supercelle in grado di generare forti tornado e grandine di grosse dimensioni lungo la Dry line che dovrebbe partire proprio in Texas per poi progredire man mano durante la metà ed il tardo pomeriggio verso tutta la parte occidentale dell’Oklahoma. Una volta giunti a Shamrock, ci fermiamo a pausa pranzo da Subway, notando come nel frattempo la città si stesse riempiendo di diversi cacciatori di tempeste. Il vento di richiamo caldo e umido da sudest in questi istanti inizia a divenire veramente forte, e tutti scrutiamo cielo e satellite in attesa che parta in modo deciso la convezione. Attorno alla metà del pomeriggio ci giungono dal radar e dal satellite dei primi segnali riguardo lo sviluppo della dry line, con una partenza decisa della convezione nei pressi di Mclean, circa 20 miglia più ad ovest, con un primo temporale che senza perdere tempo è andato immediatamente in Tornado Warning. Giungiamo davanti a questa prima supercella che sin da subito appare in veloce evoluzione, con una nube a muro ben strutturata al di sotto del mesociclone, tuttavia la pioggia e la grandine tentano più volte di disturbare l’organizzazione della wall cloud, e poco dopo siamo costretti a scappare per fuggire dalla grandine. Tuttavia quei 5 minuti di troppo d’attesa non ci hanno permesso una via di fuga, in quanto la polizia ha temporaneamente chiuso la strada davanti a noi a causa della grandine, e che ci avrebbe fatto guadagnare tempo per riportarci davanti al temporale, facendoci cosi chiudere a nostro discapito la caccia a questa supercella che poco dopo ha generato proprio un tornado non distante dalla nostra posizione. Nel frattempo senza perdere tempo ci portiamo più a sud verso Wellington, ove un nuovo temporale con un updraft a vista piuttosto esplosivo stava andando generandosi. Facendo più in fretta possibile in circa 30 minuti ci portiamo al di sotto di questa nuova supercella, che mostra una base veramente enorme ed un fortissimo vento di inflow, tanto che a causa della terra sollevata da esso ci risulta quasi impossibile fuoriuscire dalla macchina. Seguiamo la cella che si muove velocemente verso est portandoci in Oklahoma , ove per un piccolo istante in una delle nostre veloci fermate un piccolo tornado riesce a toccare terra. Da questo momento in poi tutta l’ampia area mesociclonica inizia a divenire occupata sempre più dalle precipitazioni, che, spinte dalla rotazione iniziano a girare velocemente attorno al mesociclone oscurando quindi sempre più la vista ad un ipotetico tornado in formazione. Seguiamo il temporale con non poche fatiche a causa della caduta di grandine grossa come palle da Baseball che ha rischiato non poche volte di rompere il parabrezza della nostra auto, portandoci verso Sayre , ove scorgiamo un nuovo touchdown tornadico con un mesociclone ben delineato circondato da pioggia e grandine che ruotano in maniera smisurata. Qui ci portiamo poi verso Elk City, ove riprendiamo la supercella ormai divenuta completamente HP (con una circolazione tornadica presente nella pioggia). In questo momento non sappiamo di preciso se al suolo ci sia o no un tornado, l’unica sicurezza che abbiamo è che un eventuale tornado sarebbe nella pioggia,quindi non visibile e proseguiamo allontanandoci in fretta dalla città portandoci verso New Cordell, ove nuove celle sono venute formandosi di fronte alla dry line. Qui concludiamo la giornata di caccia cercando di fotografare dei fulmini nube-terra, che per un lasso di tempo hanno iniziato a cadere uno dietro l’altro vicinissimi alla nostra posizione, costringendoci però ad un riparo in auto per sicurezza.
In serata ci giungono notizie che la cittadina di Elk City è stata colpita da un Tornado poco dopo la nostra fuga dalla città, è che parte della città è stata distrutta. Il tornado proprio come pensavamo in quegli istanti era dunque immerso nella pioggia e nella grandine, e ciò ha reso impossibile la nostra visione di esso.
Oltre a questo ho un’altra piccola considerazione da fare; durante questa giornata di caccia io ed i miei amici siamo stati quasi coinvolti in ben 2 incidenti, evitandoli per un soffio, di cui 1 sarebbe stato mortale se avvenuto. Nel primo caso l’incidente è stato causato molto probabilmente dall’asfalto scivoloso e dalla grandine che grossa come palle da Baseball, complicava non poco la guida. L’auto che si trovava sulla corsia opposta quindi, ha perso il controllo deviando sulla nostra corsia autostradale buttandoci addosso fango e terra. Se non fosse stato per una cunetta che si trovava sulla linea di separazione delle due corsie molto probabilmente l’auto ci sarebbe venuta addosso frontalmente. Nel secondo caso, era un’auto di cacciatori che NON rispettando il segnale di stop stava per schiantarsi contro di noi e altre vetture a non so quale velocità. Al di là della grandinata e del possibile tornado avvolto nella pioggia di fianco a noi, in questa giornata si è reso evidente come il rischio maggiore durante la caccia ai tornado non sia il tornado stesso ma il sovrafollamento o la guida pericolosa di chi vuole tentare di avventurarsi nella caccia ai tornado durante queste situazioni ad alto rischio, inconsci probabilmente che questa attività non è un gioco come può sembrare magari per chi visiona un film su questo genere di cose.
A questo articolo ne seguirà un altro collegato a questa giornata di approfondimento riguardo al reportage effettuato il giorno dopo ad Elk City, con tutte le foto dei danni.
La prima supercella tornadica fotografata nei pressi di Mclean, TX
La grandine generata dalla supercella
Il poderoso Updraft della supercella tornadica di Elk City,OK. Nelle sue fasi iniziali
Il primo piccolo e breve touchdown tornadico
Il tornado probabilmente davanti a noi lungo il nostro percorso effettuato sulla I-40 in Oklahoma nei pressi di Sayre.
Fulmini serali, da New Cordell, Oklahoma.
